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Dieta casalinga: qualche consiglio per una corretta preparazione.


mercoledì 24 aprile 2019


Dieta casalinga: qualche consiglio per una corretta preparazione

Dal punto di vista della digeribilità, e della conservazione dei nutrienti, qual'è il metodo migliore per la preparazione delle diete casalinghe da consigliare ai proprietari dei nostri pazienti?

Quando viene chiesto ad un proprietario che alimenta il proprio cane con una dieta casalinga (per lo più fai da te) come prepara il pasto, la risposta più comune è la seguente: "in una pentola metto la carne e le verdure e le faccio bollire per lungo tempo e contemporaneamente faccio stracuocere in un'altra pentola riso (o pasta). Subito dopo sciacquo molto bene sotto l'acqua fredda il riso (o pasta), oppure metto tutto in un unico pentolone facendo cuocere "il pappone" per ore". Dal punto di vista della digeribilità, e della conservazione dei nutrienti, questi metodi di cottura non sono certo la scelta migliore.

A seconda del metodo di cottura che si sceglie, variano la digeribilità di un alimento, la sua appetibilità e la conservazione dei nutrienti in esso contenuti. Infatti, con la cottura vengono persi alcuni micronutrienti termolabili, come le vitamine del gruppo B, la vitamina C e la taurina.

Per la cottura della carne, e delle frattaglie, al fine di ridurre la "carica batterica" presente, ma contemporaneamente conservarla al meglio, dal punto di vista nutrizionale il miglior metodo di cottura è la "scottatura". Ossia prendere il pezzo intero, metterlo in una padella con dentro un pochino di acqua già calda e cuocerlo bene su tutti i lati, lasciando la parte centrale poco cotta. Le uniche eccezioni che vanno cotte bene "a cuore" sono la carne di maiale e la carne macinata. L'acqua di cottura non deve essere eliminata, ma può essere aggiunta alla razione. Un'alternativa a questo metodo di cottura può essere l'utilizzo di una pentola a pressione. È invece da evitare la classica "bollitura": mettere la carne nell'acqua fredda e poi cuocerla per lungo tempo. Infatti, usando questo metodo i nutrienti contenuti nella carne verranno "dispersi" nell'acqua. Anche il pesce non è utile bollirlo, basta cuocerlo bene in poca acqua e, se si desidera, dare anche la testa e le lische frullate dopo averle cotte.

Se nella dieta vengono utilizzate le uova, esse vanno somministrate con il bianco cotto, mentre il rosso può essere somministrato crudo.

La pasta o il riso, invece, vanno cotti a parte in acqua bollente, usando come riferimento per il tempo di cottura quello indicato sulla confezione con l'aggiunta di un paio di minuti. Da evitare la cottura al dente, ma anche la cottura eccessiva. Infatti, in entrambi i casi, a seguito di una modificazione della struttura delle molecole di amido, si ha una riduzione della digeribilità. Inoltre, non vanno sciacquati sotto l'acqua fredda perché le molecole di amido subiscono uno "shock termico" che ne può ridurre ulteriormente la digeribilità.

Particolare attenzione va posta a pasta, riso o altri cereali integrali poiché, essendo ricchi di fibra, essi risultano più difficili da digerire. In questo caso la cottura deve essere prolungata e, nonostante questo, spesso vengono ritrovati tal quali nelle feci dai proprietari, proprio perché l'animale non riesce a digerirli.

Se vengono utilizzate le patate, queste vanno bollite e cotte bene.

Le verdure possono essere somministrate sia crude che cotte. Tuttavia, quando vengono somministrate crude (soprattutto le carote), vengono ritrovate tal quali nelle feci. Per evitarlo può essere utile cucinarle a vapore, o bollirle in acqua calda e poi frullarle. La frullatura, sia delle verdure crude, sia di quelle cotte, ne permette una miglior utilizzazione da parte dei batteri intestinali, nonché aumenta la biodisponibilità dei minerali e delle vitamine in esse contenute.

Gli olii e gli integratori mineral-vitaminici, invece, non vanno né cotti, né congelati, ma aggiunti a freddo alla razione subito prima di somministrarla.

Una domanda che spesso fanno i proprietari ai veterinari è: "Posso congelare le razioni già pronte e poi scongelarle giornalmente per somministrarle all'animale?". Dal punto di vista nutrizionale il congelamento non è mai consigliato. Tuttavia, per il proprietario può diventare davvero impegnativo cucinare quotidianamente per il proprio animale, per cui il congelamento, di una parte della razione, può diventare necessario per permettere al proprietario di offrire comunque una dieta casalinga al suo animale. In questo caso si possono congelare le razioni già cotte di carne o di pesce insieme alle verdure, mentre i cereali e le patate andrebbero cotti al momento poiché il congelamento inficia notevolmente sulla loro digeribilità.

Infine, va ricordato che tutti gli alimenti della razione vanno mescolati bene tra di loro affinché l'animale non possa fare selezione e mangiare solo una parte di essi.


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